Il cardinale Bertone ha inaugurato la mostra al Braccio di Carlo Magno
Immagini inedite o poco conosciute, documenti, scritti ufficiali e non, oggetti di uso personale per riscoprire il percorso umano e spirituale di Papa Pacelli; la mostra "Pio XII, l'uomo e il pontificato" allestita in occasione del cinquantesimo anniversario della morte e inaugurata il 4 novembre ripercorre anche l'epoca tormentata in cui è vissuto Eugenio Pacelli per contestualizzare le sue scelte e il suo magistero in anni insanguinati da due guerre mondiali e in seguito condizionati dai rischi della guerra fredda.
"Non solo la sua immagine ufficiale consegnata agli archivi della storia, ma qualcosa di più singolare e profondo, qualcosa di più completo che evidenzi il suo vero volto, quello che poté apprezzare chi ebbe la fortuna di collaborare con lui, un Pontefice che a giusto titolo va annoverato tra i più grandi personaggi del xx secolo" ha detto nel suo intervento il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, sintetizzando gli intenti dell'iniziativa. Caratteristiche e finalità della mostra sono state illustrate anche dal cardinale Giovanni Lajolo, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, da don Cosimo Semeraro, segretario del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, da Giovanni Morello, uno dei curatori della mostra, e dal sindaco di Roma Gianni Alemanno, che ha sottolineato come Eugenio Pacelli sia stato un Papa molto amato dai romani, soprattutto per la sua vicinanza alla città nei difficili mesi dell'occupazione nazista.
All'inaugurazione erano presenti i cardinali Agostino Cacciavillan, Angelo Comastri, Ivan Dias, Raffaele Farina, Bernard Francis Law, José Saraiva Martins, gli arcivescovi Dominique Mamberti e Francesco Monterisi, il vescovo Renato Boccardo e il senatore italiano Giulio Andreotti.
Nessun commento:
Posta un commento