venerdì 3 ottobre 2008

Roma , 3 ottobre2008: BRIEFING DI PRESENTAZIONE DELLA XII ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEL SINODO DEI VESCOVI

BRIEFING DI PRESENTAZIONE DELLA XII ASSEMBLEA GENERALE
ORDINARIA DEL SINODO DEI VESCOVI

, 03.10.2008








BRIEFING DI PRESENTAZIONE DELLA XII ASSEMBLEA
GENERALE ORDINARIA DEL SINODO DEI VESCOVI



Alle ore 11.30 di questa mattina, nell’Aula Giovanni Paolo II della
Sala Stampa della Santa Sede, S.E. Mons. Nikola Eterović,
Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, illustra ai giornalisti accreditati
senso e svolgimento della XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei
Vescovi, che si terrà in Vaticano dal 5 al 26 ottobre 2008 sul tema: "Verbum
Domini in vita et missione Ecclesiae
("La Parola di Dio nella vita e
nella missione della Chiesa").


Pubblichiamo di seguito l’intervento del Segretario Generale del Sinodo dei
Vescovi:



  • INTERVENTO DI S.E. MONS. NIKOLA ETEROVIĆ



    "Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la
    osservano!" (Lc 11, 28). Così rispose Gesù Cristo a una donna che,
    meravigliata dei suoi miracoli e del suo insegnamento, fatto con autorità (cfr.
    Lc 4, 32), intendeva elogiare sua madre, la quale doveva essere
    orgogliosa del suo figlio. Il Signore, invece, dichiarò beati coloro che
    ascoltano la Parola di Dio e la osservano. Ascoltare la Parola di Dio significa
    capire quello che viene proclamato, meditare su tale annuncio
    affinché diventi parte della vita concreta. Per evitare ogni possibile
    equivoco, in un’altra situazione, il Signore Gesù ha precisato: "Mia
    madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in
    pratica" (Lc 8, 21).


    Per diventare membri della famiglia di Gesù Cristo, della sua Chiesa,
    occorre dunque ascoltare la Parola di Dio e metterla in pratica. Ora la Parola
    di Dio è Gesù stesso, il Verbo eterno fatto carne (cfr. Gv 1, 14),
    colui che ha parole di vita eterna (cfr. Gv 6, 68). Per capire il mistero
    di Gesù Cristo occorre conoscere le Scritture, quelle dell’Antico Testamento,
    che preparano la sua venuta, e quelle del Nuovo Testamento, soprattutto i
    quattro Vangeli, che narrano la sua vita, descrivono il mistero pasquale,
    tramite il quale il Signore Gesù ha salvato il mondo, e raccontano gli inizi
    della Chiesa da Lui fondata.


    Convocati dal Santo Padre Benedetto XVI, i padri sinodali saranno riuniti a
    Roma dal 5 al 26 ottobre 2008 nella XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo
    dei Vescovi per riflettere sulla Parola di Dio, sulla sua centralità nella vita
    della Chiesa e sul suo dinamismo che spinge i cristiani in missione, ad
    annunciare, con parole e con l’esempio della vita, la Buona Notizia della
    presenza in mezzo a noi del Signore Gesù risorto. Egli, mandato dal Padre,
    "proferisce le parole di Dio e dà lo Spirito senza misura" (Gv
    3, 34). Per la grazia dello Spirito Santo, i fedeli possono percepire la sua
    presenza nella Chiesa, nella preghiera, nella celebrazione della Parola e, in
    modo del tutto particolare, dell’Eucaristia.


    La celebrazione dell’Eucaristia, presieduta dal Santo Padre Benedetto XVI,
    accompagnerà i lavori sinodali in momenti significativi. Sua Santità,
    Presidente del Sinodo dei Vescovi, presiederà 4 celebrazioni eucaristiche. L’apertura
    dell’Assise sinodale avrà luogo domenica 5 ottobre nella Basilica Papale di
    San Paolo fuori le mura. È la prima volta che un Sinodo dei Vescovi viene
    aperto fuori della Basilica Papale di San Pietro. La ragione è ovvia, in quanto
    la XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi si svolge nel corso
    dell’Anno Paolino che il Sommo Pontefice ha aperto il 29 giugno 2008. L’Eucaristia
    di conclusione avrà luogo il 26 ottobre nella Basilica di San Pietro in
    Vaticano. Nella stessa cornice avranno luogo altre due celebrazioni
    eucaristiche. Il 12 ottobre saranno canonizzati quattro beati che si sono
    distinti nell’ascoltare la Parola di Dio e nel metterla in pratica. Si tratta
    di un sacerdote, Gaetano Errico; di due religiose, Maria Bernarda Bütler e
    Alfonsa dell’Immacolata Concezione; e di una laica, Narcisa di Gesù Martillo
    Morán. È un invito a tutti, ai padri sinodali e ai fedeli, a lasciarsi guidare
    dallo Spirito Santo per mezzo della Parola di Dio nell’esigente ma al contempo
    esaltante cammino di beatitudine o di santità. Il 9 ottobre il Vescovo di Roma
    presiederà la Santa Messa in occasione del 50° del decesso del Servo di Dio
    Pio XII che ha, tra l’altro, grandi meriti per il rinnovato interesse agli
    studi biblici. Anche l’Eucaristia del 19 ottobre, nel Pontificio Santuario
    della Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei, sarà un’occasione per il
    Santo Padre per supplicare la Beata Vergine Maria di intercedere per i padri
    sinodali affinché seguano il suo esempio di Discepola di Gesù Cristo che
    ascoltava la Parola di Dio, la serbava e la meditava nel suo cuore (cfr. Lc
    2, 19).


    Come occorre di abitudine, ognuna delle 24 Congregazioni generali previste
    comincerà e finirà con la preghiera. In particolare, quella del mattino
    consisterà nella Liturgia dell’Ora terza, accompagnata da una breve omelia, a
    cura dei padri sinodali.


    La preghiera accompagnerà anche l’incontro ecumenico di sabato 18 ottobre
    2008. Nell’aula del Sinodo dei Vescovi, il Santo Padre Benedetto XVI e il
    Patriarca Ecumenico Bartolomeo I presiederanno i primi Vespri della XXIX
    domenica del tempo ordinario. In seguito, faranno i loro interventi sul tema
    della Parola di Dio con particolare riferimento all’Anno Paolino. Sarà la
    prima volta che il Patriarca Ecumenico si rivolgerà ai padri sinodali. Egli
    porterà il saluto dalle Chiese particolari che l’Apostolo delle Genti fondò
    prima di recarsi a Roma, dove subì il martirio. Da parte sua, il Vescovo di
    Roma, Papa Benedetto XVI, non mancherà di accogliere con l’abbraccio fraterno
    il Patriarca ecumenico, illustrando l’importanza della missione di San Paolo a
    Roma, città che custodisce gelosamente e con orgoglio i resti mortali di due
    colonne della Chiesa, Pietro e Paolo, come pure la loro ricca tradizione
    apostolica.


    In questo ambiente di preghiera e di religioso ascolto della Parola di Dio,
    si svolgeranno i lavori della XII Assemblea Generale Ordinaria. Vi prenderanno
    parte 253 Padri sinodali, rappresentanti di 13 Chiese Orientali Cattoliche sui
    iuris,
    di 113 Conferenze Episcopali, di 25 Dicasteri della Curia Romana, e
    dell’Unione dei Superiori Generali.


    Dei 253 Padri sinodali 51 provengono dall’Africa, 62 dall’America,
    41 dall’Asia, 90 dall’Europa e 9 dall’Oceania. Essi prendono parte all’Assemblea
    Generale Ordinaria a vario titolo: 173 sono stati eletti, 38 partecipano ex
    officio
    , 32 sono stati nominati dal Santo Padre e 10 sono stati eletti dall’Unione
    dei Superiori Generali. Pertanto il 72, 3 % dei padri sinodali sono eletti; 15 %
    prendono parte ai lavori ex officio e 12, 6 % sono nominati dal Santo
    Padre. Tra i 253 padri sinodali vi sono 8 Patriarchi, 52 Cardinali1,
    2 Arcivescovi Maggiori, 79 Arcivescovi, 130 Vescovi. Per quanto riguarda l’ufficio
    che svolgono, 10 sono Capi di Chiese Orientali sui iuris, 30 Presidenti
    di Conferenze Episcopali, 24 Capi di Dicasteri della Curia Romana, 185 Ordinari,
    17 Ausiliari.


    Tra i padri sinodali il più anziano ha 88 (il Patriarca di Antiochia dei
    Maroniti Card. Pierre Nasrallah Sfeir) e il più giovane 39 anni (Mons. Anton
    Leichtfried, Vescovo Ausiliare di Sankt Pölten, Austria). Pertanto, nelle
    riflessioni sinodali si potrà beneficiare dell’esperienza dei fratelli
    maggiori e del dinamismo dei più giovani. Ad ogni modo, l’età media dei
    padri sinodali è di circa 63 anni.


    All’Assemblea sinodale prenderanno parte, poi, 41 Esperti,
    provenienti da 21 Paesi, e 37 Uditori, pervenuti da 26 Paesi. Tra
    gli esperti vi sono 6 donne, mentre le Uditrici sono 19, una in più degli
    Uditori.


    All’Assise sinodale parteciperanno anche alcuni Delegati fraterni,
    rappresentanti di 10 Chiese e comunità ecclesiali, che con i cattolici
    condividono l’amore e la venerazione nei riguardi della Sacra Scrittura. Oltre
    al Patriarcato Ecumenico, saranno rappresentati i Patriarcati di Mosca, di
    Serbia e di Romania, la Chiesa Ortodossa di Grecia e la Chiesa Apostolica
    Armena, come pure la Comunione Anglicana, la Federazione Luterana Mondiale, la
    Chiesa dei Discepoli di Cristo, come pure il Consiglio Ecumenico delle Chiese.


    Ai lavori sinodali parteciperanno anche 3 Invitati speciali del Santo
    Padre Benedetto XVI. Il primo ad intervenire sarà il Rabbino capo di Haifa
    Shear Yashyv Cohen, che nel pomeriggio del 6 ottobre presenterà come il Popolo
    Ebraico legge e interpreta la Sacra Scrittura - la Torah, i profeti e gli
    scritti sapienziali - che è, in grande parte, condivisa dai cristiani, da essi
    denominata l’Antico Testamento. Si tratta della prima volta che un Rabbino, e
    un non cristiano, si rivolge ai padri sinodali. In seguito, l’Em.mo Card.
    Albert Vanhoye, S.J., spiegherà come i cristiani si riferiscono alle Sacre
    Scritture Ebraiche, presentando alcune norme del Documento della Pontificia
    Commissione Biblica, dell’anno 2001, Il Popolo ebraico e le sue Sacre
    Scritture nella Bibbia cristiana
    .


    Gli altri due Inviati speciali sono il Rev.do Dr. A. Miller Milloy,
    Segretario generale dell’United Bible Societies e il Fratello Alois,
    Priore della Comunità di Taizé.


    I giornalisti saranno regolarmente informati sui lavori sinodali da parte di
    5 Addetti Stampa, rispettivamente per il francese, l’inglese, l’italiano,
    lo spagnolo e il tedesco. Ovviamente, vi saranno alcune Conferenze stampa che
    saranno debitamente annunziate.


    I lavori sinodali sono possibili anche grazie agli Assistenti, ai Traduttori,
    al personale tecnico e, in particolare, ai Officiali della
    Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi. In tutto, al Sinodo dei Vescovi
    parteciperanno oltre 400 persone.


    Nel corso della XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sarà
    applicato per la prima volta l’Ordo Synodi Episcoporum aggiornato nell’anno
    2006. Il testo ha voluto recepire lo sviluppo della prassi sinodale nel corso
    dei 40 anni della sua esistenza ed esprimerlo in norme giuridiche. Ovviamente,
    si è cercato di adattare il Regolamento alle norme del Codice di Diritto
    Canonico e al Codice dei canoni delle Chiese Orientali, promulgati
    rispettivamente nel 1983 e nel 1990.


    La descrizione dettagliata delle modifiche richiederebbe molto tempo e
    sarebbe interessante per gli specialisti in diritto, in particolare, per quanto
    concerne lo sviluppo delle istituzioni ecclesiastiche. Al riguardo, è utile
    leggere con attenzione il Proemio, in cui sono indicati in modo succinto
    gli aspetti teologici e giuridici del Sinodo dei Vescovi, comprovati dalla
    prassi sinodale durante oltre 4 decenni. Mi sembra che per questa occasione
    sarà sufficiente rilevare quanto segue.


    Sono indicate più chiaramente le competenze del Relatore Generale e del
    Segretario Speciale. Come è noto, il Relatore Generale è Sua Eminenza il
    Sig. Card. Marc Ouellet, P.S.S., Arcivescovo di Québec,
    Canada. È la prima
    volta che un Vescovo canadese svolge l’ufficio di Relatore Generale.


    Il Segretario Speciale è Sua Eccellenza Mons. Laurent Monsengwo Pasinya,
    Arcivescovo di Kinshasa, Repubblica Democratica del Congo. Anche qui si
    tratta di una prima volta, in quanto l’Ecc.mo Mons. Monsengwo è il primo
    Vescovo africano a svolgere l’ufficio di Segretario Speciale per un’Assemblea
    Generale Ordinaria. Egli ha sostituito Sua Eccellenza Mons. Wilhelm Emil Egger,
    O.F.M. Cap., Vescovo di Bolzano-Bressanone, prematuramente scomparso.


    Nel menzionato Regolamento è stata meglio recepita la collocazione giuridica
    delle venerande Chiese Orientali Cattoliche sui iuris. Esse possono
    essere rappresentate dai Capi delle rispettive Chiese o, se questi si trovano
    nell’impossibilità di partecipare all’Assemblea sinodale, da un Delegato,
    scelto dal Capo con il consenso del Sinodo della Chiesa sui iuris.
    Inoltre, le Chiese Orientali Cattoliche che hanno un numero di Vescovi superiore
    a 25 possono scegliere un altro rappresentante per le Assemblee Generali
    Ordinarie del Sinodo dei Vescovi. Pertanto, per la prima volta si avranno, per
    quanto riguarda le Chiese Orientali Cattoliche sui iuris tre categorie di
    rappresentanti: ex officio, ex designatione e ex electione.


    Il Regolamento del Sinodo dei Vescovi recepisce, oltre gli interventi scritti
    dei padri sinodali, la cosiddetta Discussione libera. Essa avrà luogo dalle ore
    18 alle 19 nel corso di ogni Congregazione generale pomeridiana. Inoltre, dato
    che ogni padre sinodale avrà a disposizione per il suo intervento ufficiale 5
    minuti, è aumentato il tempo di Discussione libera durante i lavori sinodali,
    come per esempio dopo le Relazioni ante Disceptationem e post
    Disceptationem
    , e per il Messaggio (Nuntius).


    Vi saranno momenti di Discussione libera anche dopo cinque relazioni, ognuna
    di 10 minuti, nelle quali cinque Vescovi indicheranno come il tema della Parola
    di Dio è percepito nei cinque continenti. Si tratta di un’altra novità
    metodologica, prevista nel pomeriggio del 6 ottobre, che permetterà di avere
    informazioni più precise sulla realtà delle Chiese particolari nei singoli
    continenti.


    È in programma anche una relazione, di circa 30 minuti, sulla recezione dell’Esortazione
    Apostolica Postsinodale Sacramentum Caritatis, la prima del Santo Padre
    Benedetto XVI. Il relatore sarà l’Em.mo Card. Angelo Scola, Patriarca di
    Venezia, Relatore generale nell’ultima Assemblea sinodale. In seguito, vi
    sarà una Discussione libera su tale tema.


    Presentando alcuni aspetti rilevanti della XII Assemblea Generale Ordinaria
    del Sinodo dei Vescovi su La Parola di Dio nella vita e nella missione della
    Chiesa
    , vorrei invitare tutti, soprattutto le persone di vita consacrata, a
    pregare con più fervore e perseveranza affinché i risultati sinodali apportino
    rinnovato amore verso la Parola di Dio, che nella Sacra Scrittura trova la sua
    espressione attestata, l’auspicato dinamismo della Chiesa e della sua missione
    di evangelizzazione e di promozione umana.


    Concludo con la citazione dell’ultimo libro della Bibbia che apre gli
    orizzonti dell’eternità a coloro che amano Gesù Cristo, inviato da Dio
    Padre, ascoltano la Parola di Dio e, guidati dallo Spirito Santo, camminano
    verso il Regno dei cieli, in comunione con tutti i santi: "Beato chi legge
    e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e mettono in pratica
    le cose che vi sono scritte. Perché il tempo è vicino" (Ap 1, 3).


    ____________________



    1

    Alcune categorie sono
    indicate più volte, dato che, per esempio, tra i Cardinali sono inclusi anche 4
    Patriarchi Cardinali come pure 1 Arcivescovo Maggiore.

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