giovedì 2 ottobre 2008

L'OSSERVATORE ROMANO Edizione quotidiana 2 ottobre 2008

Imposto il coprifuoco nello Stato dell'Orissa


India, ancora attacchi

alle comunità cristiane





Bhubaneswar, 1. Le autorità dello Stato dell'Orissa, nell'est dell'India, hanno imposto il coprifuoco diurno e notturno nel distretto di Kandhamal dopo i nuovi scontri tra hindu e cristiani che hanno portato alla morte di una donna e al ferimento di quattordici persone. Nelle ultime settimane gli efferati attacchi di violenza nei confronti delle comunità cristiane continuano senza sosta. Dal 24 agosto a oggi sono quarantasette le persone che hanno perso la vita, tutte "colpevoli" di essere cristiani.

"Nell'ultimo episodio di violenza - riferisce all'agenzia di stampa Ucanews, padre Leo Parichha, parroco di Sukanada - gruppi radicali armati hindu hanno attaccato i villaggi di Gadaguda e Rudangia, nel distretto di Kandhamal, e hanno selettivamente danneggiato e in parte distrutto solo le case dei cristiani. I responsabili degli attacchi erano armati con bombe molotov, coltelli, spade e bastoni hanno colpito le vittime mentre stavano dormendo nello loro abitazioni. Io - aggiunge il sacerdote - ho dovuto abbandonare di fretta la chiesa per mettermi in salvo".


Alcuni giorni prima dell'attacco avvenuto nella notte del 25 settembre - ricorda il parroco - centinaia di fanatici hanno distrutto una chiesa, la casa canonica e il convento delle suore missionarie della Carità.


Padre Parichha ha riferito che nei villaggi cattolici e protestanti non si aspettavano tali efferati attacchi. Nel villaggio di Rudangia trentacinque famiglie su quaranta appartengono alla Chiesa cristiana, mentre a Gadaguda vivono venticinque famiglie cristiane e cinque hindu.


"È stato veramente orribile - raccontano i superstiti - vedere gli attentatori che lanciavano molotov sulle case e non appena le persone tentavano di uscire dalle abitazioni per cercare di salvarsi le inseguivano armati di coltello, bastoni e spade per colpirli violentemente".


La polizia ha reagito duramente, ricorrendo in alcuni casi alle armi per fermare gli hindu. Oltre venti persone sono state arrestate.


Secondo fonti dell'arcidiocesi di Cuttack-Bhubaneswar, alcuni giorni fa un cattolico è stato pesantemente ingiuriato da alcuni estremisti hindu e torturato perché si era rifiutato di abbandonare la propria fede religiosa. L'uomo adesso si trova ricoverato in ospedale in gravi condizioni.


Lo scorso 28 settembre i corpi senza vita di due uomini e una donna sono stati ripescati dalle acque del fiume Salunki, nel distretto di Kandhamal; lo stesso giorno una trentina di case abitate da cattolici sono state date alle fiamme.


"Questi attacchi - sottolinea padre Parichha - non si verificano senza il supporto delle famiglie locali hindu, le quali aiutano, sostengono e incitano gli estremisti a usare violenza nei confronti dei cristiani. L'odio ha diverse radici tra le quali la gelosia per i progressi dei cristiani e il desiderio di impossessarsi delle loro terre.


Gli attacchi hanno anche un significato politico per i gruppi di fanatici hindu che trovano sostegno nel partito pro-Hindu Bharatiya Janata party, che fa parte della coalizione al Governo.


La violenza ha avuto inizio il giorno dopo l'uccisione di un leader religioso hindu e quattro associati avvenuto lo scorso 23 agosto nel distretto di Kandhamal. La vittima, Swami Laxmanananda Saraswati, per decenni si era opposto alle attività missionarie e alle conversioni cristiane. Un gruppo maoista aveva rivendicato l'uccisione di Laxmanananda Saraswati, ma gli estremisti hindu hanno accusato i cristiani della morte del loro leader. Fino a oggi - conclude Ucanews - sono state distrutte 4.500 case cristiane, cento chiese e venti istituzioni ecclesiali cristiane inclusi conventi e presbiteri. Quasi tutti gli attacchi si sono verificati nell'area di Kandhmal dove ha sede il quartier generale dei terroristi hindu.


La violenza, infine, ha costretto circa cinquantamila persone a nascondersi nelle foreste, a vivere nei campi profughi o a trasferirsi in altre città.


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