lunedì 29 dicembre 2008

Un milione di fedeli a Madrid nella festività della Santa Famiglia

Corale risposta all'invito del cardinale Antonio María Rouco Varela 

di Marta Lago

Una missione:  dare una testimonianza d'amore. Una scuola:  la Famiglia di Nazaret. È l'appello che, rivolto soprattutto alle famiglie cristiane, è risuonato nella madrilena Plaza de Colón durante l'Eucaristia per la festa della Santa Famiglia. Da ogni angolo della Spagna un milione di persone hanno risposto all'invito del cardinale arcivescovo di Madrid e presidente della Conferenza episcopale Antonio María Rouco Varela. 
Al fine di celebrare "La famiglia, grazia di Dio", la manifestazione - nettamente pastorale - ha fatto di Madrid la capitale universale delle famiglie grazie al collegamento in diretta con il Papa durante la recita dell'Angelus. "Condividere tutto l'amore" è la dinamica familiare che permette di dare al mondo - ha detto Benedetto XVI in lingua spagnola - "una bella testimonianza dell'importanza della famiglia per l'essere umano e per la società". Alludendo al tema dell'incontro, il Papa ha definito la famiglia come "una grazia di Dio che mostra ciò che Egli stesso è:  Amore", con i tratti caratteristici della gratuità e della fedeltà illimitata, "qualità che s'incarnano in maniera eminente nella Santa Famiglia". Il Santo Padre ha esortato le famiglie a non lasciare "che l'amore, l'apertura alla vita e i vincoli incomparabili che uniscono la vostra famiglia si snaturino". 
Questa "festa emozionante per pregare per la famiglia e adoperarsi per essa con forza e speranza" ha visto al centro, vicino all'altare, una grande croce e l'immagine della Santa Famiglia con una frase di Giovanni Paolo ii:  "Il futuro dell'umanità passa per la famiglia cristiana", frase che in diverse occasioni ha ripreso Benedetto XVI e che il cardinale Rouco Varela ha ribadito nella sua omelia. 
Fra i concelebranti vi erano il cardinale Antonio Cañizares Llovera, nuovo prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, il cardinale arcivescovo di Valencia, Agustín García-Gasco, e una trentina di vescovi, insieme a numerosi sacerdoti. 
La cultura del relativismo egoistico e della morte costituiscono attualmente un'enorme sfida per la famiglia; "il linguaggio del creato è chiaro e inequivocabile rispetto al matrimonio" ha sottolineato il cardinale Rouco Varela:  "Un uomo e una donna, la sposa e lo sposo che si amano per sempre e danno la propria vita!", sia nel reciproco e fedele dono di sé sia nella nascita dei figli. "Voi siete i preferiti del Signore!", ha detto il porporato ai moltissimi bambini presenti durante l'Eucaristia. 
Ha anche ribadito la necessità che hanno i bambini di beneficiare dell'amore dei genitori, la necessità di essere educati conformemente alla dignità di cui godono fin dal loro concepimento nel grembo materno. 
Se le sfide sono grandi, ancora più grandi sono le speranze per la famiglia, piena di possibilità che, fra gli applausi, ha elencato il presidente dell'episcopato spagnolo come urgenze:  è possibile vivere il matrimonio e la famiglia "in modo molto diverso da quello di moda in tanti ambiti della nostra società", è possibile e "bello vivere il matrimonio e la famiglia come la Santa Famiglia di Nazaret", "è possibile e necessario rendere testimonianza dinanzi al mondo della gioia profonda e duratura che apporta la famiglia cristiana", "è possibile e urgente vincere la cultura della morte con la cultura della vita", "si può e urge vincere la cultura della competizione dura ed egoistica, dell'idolatria, con la cultura dell'amore vero", che fra l'altro configura la funzione essenziale della famiglia:  "essere il canale principale affinché l'uomo" scopra che "la ragione d'essere della sua esistenza è l'amore". 
Guida per la famiglia è la contemplazione costante di Maria e di Giuseppe, le cui volontà si abbandonarono con fiducia alla grazia di Dio. Il modello di Nazaret è il cammino sicuro perché mostra - ha osservato il cardinale arcivescovo di Madrid - "la possibilità di vivere la famiglia nell'integrità e nella bellezza del suo essere come comunità indissolubile di vita e di amore, fondata sul dono sponsale dell'uomo alla donna e della donna all'uomo, e per questo essenzialmente aperta al dono della vita:  i figli". 
È il "modello della vera famiglia", che si è voluto presentare e celebrare con l'Eucaristia poiché è "il Sacramento dell'Amore degli amori". 
Sostegno saldo della celebrazione sono stati i movimenti ecclesiali che hanno partecipato alla Messa con le letture liturgiche, le preghiere e le offerte. La preghiera dei fedeli è stata introdotta da una sintesi dell'anno 2008, con le sue luci e le sue ombre:  dalla calamità del terrorismo - dentro e fuori della Spagna - alla piaga dei cattivi trattamenti o al lutto arrecato a tante famiglie dall'incidente aereo nell'aeroporto della capitale. I Giochi Olimpici - è stato ricordato - hanno messo in primo piano la Cina, ma anche la questione del rispetto dei diritti umani in questo paese asiatico, soprattutto la libertà religiosa. L'anno che sta terminando ha visto inoltre il 30º anniversario dell'inizio del Pontificato del servo di Dio Giovanni Paolo ii, il 40º anniversario della promulgazione del Credo del popolo di Dio a opera di Paolo vi, il 60º anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. 
È stato anche l'anno dell'indimenticabile Giornata mondiale della gioventù di Sydney e della designazione di Madrid come prossima meta del grande pellegrinaggio di fede di centinaia di migliaia di giovani attorno al Papa. 
A tutti è stata affidata la missione di "essere testimoni coraggiosi e instancabili del Vangelo della Famiglia, con le opere e con le parole, nella Chiesa e nel mondo, poiché - come ha ammonito il cardinale Rouco Varela - dal bene integrale della famiglia dipende la sorte di tutta la famiglia umana". 


(©L'Osservatore Romano - 29-30 dicembre 2008)

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