sabato 6 dicembre 2008

La commozione di Benedetto XVI per la morte di Alessio II

Difensore dei valori umani ed evangelici

Il Patriarca di Mosca e di Tutte le Russie, Alessio II, è morto venerdì 5 dicembre. Ricevuta la notizia, Benedetto XVI ha inviato al Santo Sinodo il seguente messaggio:

Ho appreso con viva commozione la triste notizia della morte di Sua Santità Alessio II, Patriarca di Mosca e di Tutte le Russie, e con fraterno affetto desidero far giungere al Santo Sinodo e a tutti i Membri della Chiesa Ortodossa Russa le mie più sincere condoglianze, assicurando la mia spirituale vicinanza in questo momento di grande tristezza. Elevo suppliche al Signore affinché accolga nel suo Regno di pace e di gioia eterna questo suo instancabile ministro e doni consolazioni e conforto a quanti ne piangono la dolorosa dipartita. Memore del comune impegno sul cammino della reciproca comprensione e collaborazione fra ortodossi e cattolici, mi è gradito ricordare gli sforzi che il defunto Patriarca ha profuso per la rinascita della Chiesa, dopo la dura oppressione ideologica, che ha causato il martirio di tanti testimoni della fede cristiana. Ricordo anche la buona battaglia per la difesa dei valori umani ed evangelici che egli ha condotto in particolare nel Continente europeo, auspicando che il suo impegno produca frutti di pace e di autentico progresso umano, sociale e spirituale. Nell'ora sofferta del commiato, mentre il suo corpo mortale viene affidato alla terra in attesa della risurrezione, possa la memoria di questo servitore del Vangelo di Cristo essere sostegno per quanti ora sono nel dolore e di incoraggiamento a quanti ne raccoglieranno l'eredità nel guidare codesta veneranda Chiesa Ortodossa Russa.
Con affetto fraterno nel Signore Risorto

BENEDICTUS PP. XVI

Analogamente un messaggio al Santo Sinodo è stato inviato dal segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone.

Informato dolorosa scomparsa Sua Santità Alessio II, Patriarca di Mosca e di Tutte le Russie, desidero far giungere sentimenti di fraterna partecipazione al dolore di codesta Chiesa Ortodossa Russa, nel momento in cui affida il suo Pastore alle braccia paterne e misericordiose di Dio. Mi unisco con affetto nel pregare Iddio affinché il Patriarca Alessio II possa incontrare nella luce dell'amore eterno il Cristo Risorto, che ha servito in vita, e invoco dalla bontà divina il sostegno della speranza cristiana insieme alla forza per proseguire il cammino di testimonianza evangelica nel mondo.

Cardinale Tarcisio Bertone
Segretario di Stato di Sua Santità


Mosca, 5. L'ultima apparizione in pubblico di Alessio II, morto questa mattina nella sua residenza fuori Mosca, nel villaggio di Peredelkino, risale solo a ieri, quando il Patriarca ha celebrato messa al Cremlino. Si terrà invece molto probabilmente nella cattedrale del Cristo Salvatore, sempre a Mosca, la veglia funebre. La cattedrale fu fortemente voluta dal defunto Patriarca, ricostruita identica a quella fatta abbattere da Stalin negli anni Trenta. Secondo quanto si apprende, i funerali dovrebbero invece svolgersi il 7 dicembre, nella capitale russa. La decisione verrà ufficializzata dal Santo Sinodo, riunitosi non appena appresa la notizia della morte del Patriarca.
Alexei Mikahilovich Rediger, questo il nome al secolo di Alessio II, era nato il 23 febbraio 1929 a Tallin, nell'attuale Estonia, dove il padre, sacerdote, era emigrato da San Pietroburgo. Nel 1949 Alexei Rediger era tornato nell'allora Leningrado per entrare in seminario, dove aveva proseguito gli studi a livello universitario in teologia. Ordinato sacerdote nel 1950, nel 1961, in Estonia, si era fatto monaco, una tappa obbligata per percorrere la carriera ecclesiastica nell'ortodossia russa. In quello stesso anno era diventato vescovo di Tallin e dell'Estonia. Nel 1964, l'ingresso nel Santo Sinodo, quindi, nel 1968, era diventato metropolita. Dal 1986 al 1990 era stato vescovo di Leningrado (l'attuale San Pietroburgo) e Novgorod, e il 7 giugno 1990 venne acclamato Patriarca di Mosca e di Tutte le Russie. La cerimonia di insediamento si tenne il 10 giugno, facendo di Alessio II il quindicesimo Patriarca della Chiesa ortodossa russa.
Di recente si erano intensificate le occasioni di dialogo fra il Patriarca e il Papa. Già nel marzo del 2006 Benedetto XVI aveva inviato un messaggio ad Alessio II per il suo compleanno e onomastico. In quell'occasione il Patriarca aveva inviato in risposta al Papa, attraverso il cardinale Roger Etchegaray, una lettera accompagnata dall'omaggio di una croce pettorale. Nel gennaio del 2008, Alessio II aveva poi lanciato la proposta di piani pastorali comuni con la Chiesa cattolica. Nel maggio successivo, Benedetto XVI aveva affidato al presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, cardinale Walter Kasper, in visita a Mosca, una lettera indirizzata al Patriarca dedicata al cammino verso la piena comunione. Nell'ottobre scorso Benedetto XVI aveva affidato al Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, il cardinale Crescenzio Sepe, in visita nella capitale russa, un messaggio autografo indirizzato al Patriarca, nel quale il Papa esportava a offrire al mondo una testimonianza comune nel rispetto della pace. Il Patriarca aveva risposto con un'altra missiva nella quale si sottolineava lo sviluppo positivo delle relazioni e della cooperazione fra Chiesa cattolica e Patriarcato. Successivamente, il 26 ottobre, si era recato a Mosca, su invito del Patriarca, anche il cardinale André Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi, il quale aveva reso omaggio al martirio degli ortodossi durante il periodo sovietico.



(©L'Osservatore Romano - 6 dicembre 2008)

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