martedì 9 dicembre 2008

I funerali a Mosca del Patriarca Alessio II

Spente le illuminazioni natalizie e sospesi i programmi televisivi di intrattenimento 


Mosca, 9. Si sono celebrati questa mattina nella cattedrale del Cristo Salvatore i funerali del Patriarca di Mosca e di Tutte le Russie, Alessio II. L'ufficio religioso si è aperto con un rito a porte chiuse, al quale hanno partecipato i Patriarchi di tutte le Chiese ortodosse, rappresentanti di altre religioni e rappresentanti politici di diversi Stati. Tra questi il presidente russo Dmitri Medvedev e il premier Vladimir Putin. Fra i presenti, il Patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo, il Catholicos della Georgia, Ilia II, il Catholicos di tutti gli armeni, Gareghin II, il Patriarca della Romania, DanIIl, il metropolita di tutte le terre Ceche e della Slovacchia, Krystof, l'arcivescovo di Tirana, Durres e di tutta l'Albania, Atanasio, e l'arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia, Ieronymos. La Chiesa cattolica è stata rappresentata dai cardinali Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, e Roger Etchegaray, presidente emerito del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, e dal rappresentante della Santa Sede nella Federazione Russa, l'arcivescovo Antonio Mennini. La Comunione anglicana è stata invece rappresentata dal vescovo di Londra, Richard Chartres. Per gli evangelici tedeschi c'era il vescovo Martin Schindehutte. Erano presenti anche delegazioni luterane da Finlandia e Norvegia. In rappresentanza della religione ebraica c'era il rabbino Artur Schneier, dagli Stati Uniti, per la religione islamica l'ayatollah Mohammad Ali Taskhiri, dall'Iran.
I funerali sono stati celebrati nella prima parte dal locum tenens Cirillo, metropolita di Smolensk e Kaliningrad, quindi dal Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo. Al termine della celebrazione la salma di Alessio II, coperta, secondo la tradizione, da un drappo verde con i colori del Patriarcato e da un velo bianco sul volto, è stata condotta all'esterno della cattedrale, fatta ricostruire proprio dal defunto Patriarca nel corso degli anni Novanta, dopo che era stata distrutta nel 1931 su ordine di Stalin. Le strade fra il Cristo Salvatore e la chiesa della sepoltura, quella dell'Epifania - scelta dallo stesso Patriarca nel suo testamento - sono state chiuse al traffico. Per il servizio d'ordine sono stati mobilitati 6.000 fra agenti di polizia e militari, nonché trenta poliziotti a cavallo e 750 omon, i servizi speciali antisommossa. Sono state chiuse anche tutte le strade attorno al Cremlino, e la circonvallazione centrale della Sadovaia. In segno di lutto, le illuminazioni natalizie sono state spente da ieri e rimarranno così fino a domani sera. I canali televisivi nel corso della celebrazione non hanno trasmesso programmi di intrattenimento, mentre quelli di Stato hanno seguito la liturgia con una lunga diretta. 
Dopo aver percorso il perimetro della cattedrale, il corteo funebre con la salma di Alessio II si è quindi diretto verso la chiesa dell'Epifania, un edificio del XVIII secolo dove sono conservate le reliquie di sant'Alessio. Lunedì erano stati circa 50.000 i fedeli in visita alla camera ardente allestita sempre nella cattedrale del Cristo Salvatore. Mercoledì invece dovrebbe essere deciso il giorno di riunione del Santo Sinodo per l'elezione del nuovo Patriarca di Mosca e di Tutte le Russie, elezione che deve essere portata a compimento entro sei mesi dalla morte del predecessore.

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