martedì 2 settembre 2008

Joseph de Maistre, il maestro della controrivoluzione

Trascrivo da un vecchio numero del Timone questo appunto di Maurizio Schoepflin, che mi ha fatto capire più di ogni altra cosa perché i danni dei "lumi" continuano ancora.
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Scriveva de Maistre in una lettera del dicembre 1793: "Secondo il mio modo di pensare, il progetto di mettere il lago di Ginevra in bottiglie è molto meno folle di quello di ristabilire le cose proprio sulle stesse basi in cui esse si trovavano prima della rivoluzione"; è il giudizio lucido di un uomo che considera gli eventi del 1789 i frutti più perversi della modernità nata dalla Riforma protestante e proseguita con l’illuminismo, un vero e proprio castigo divino per tutti coloro, nobili e clero compresi, che si erano lasciati sedurre dalle nuove idee filosofiche e avevano smarrito il senso e il valore della tradizione.»


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