Mosca, 7. Nella ricorrenza della celebrazione del Natale secondo il calendario della tradizione ortodossa, il locum tenens del trono patriarcale di Mosca, il metropolita Cirillo di Smolensk e Kaliningrad, ha rivolto un messaggio augurale ai fedeli della sua Chiesa.
Rivolgendosi agli arcivescovi, ai presbiteri, ai diaconi, ai religiosi e religiose e a tutti i fedeli, il metropolita Cirillo augura "Misericordia a voi, pace e amore in abbondanza" citando la lettera di Giuda (1, 2).
Nel messaggio il presule ortodosso sottolinea che "proprio in questi giorni noi ricordiamo come il figlio di Dio discese tra gli uomini in modo che noi possiamo sentirci uniti lui". Tuttavia affinché ciò possa avvenire ancora oggi nella vita quotidiana "c'è bisogno che in ogni fedele ci sia una risposta al richiamo dell'Amore divino".
Nel messaggio Cirillo ricorda la recente scomparsa del Patriarca Alessio II: "Come il buon pastore del Vangelo, egli "ha dato la sua vita per le pecore" (Giovanni, 10, 11) confermato nella sua missione dal Supremo Pastore Cristo".
Il metropolita sottolinea il merito del Patriarca Alessio di avere preservato la Chiesa fondata da Dio dai pericoli dello scisma e della divisione. Le celebrazioni dei milleventi anni della conversione della Russia tenutesi a Mosca, a Kiev e a Minsk dimostrano la volontà dei fedeli di avere una sola Chiesa nella pienezza del Corpo di Cristo.
Il Metropolita Cirillo mette anche in evidenza nell'indirizzo del Natale che i cristiani ortodossi in Russia si trovano oggi ad affrontare nuove difficoltà in una società che non ricorda più quella ateista imposta nei tempi passati. I nuovi problemi di oggi sono invece di tipo economico e sociale e attualmente molti fedeli vivono il dramma della disoccupazione e della povertà.
"La Chiesa - afferma Cirillo nel messaggio - abbraccia con compassione tutti coloro che hanno difficoltà nella situazione di crisi attuale. Possa Dio dare forza e saggezza a tutti - dirigenti, imprenditori e semplici lavoratori - in modo che gli sforzi comuni e coordinati, l'aiuto reciproco e la ricerca delle giuste decisioni possano aiutare a superare le attuali difficoltà, preservare noi stessi e i nostri cari e mantenere la pace e l'armonia nella società".
Il messaggio reca un forte appello per le elezioni dei responsabili delle assemblee locali e per quella prossima del nuovo Patriarca di Mosca: "Soltanto l'amore crea la vera unità", è l'ammonimento contenuto nel testo.
In alcune dichiarazioni rilasciate nel corso di un'intervista alla Radio Vaticana l'arcivescovo Antonio Mennini, nunzio apostolico, rappresentante della Santa Sede nella Federazione Russa, ha sottolineato il grande cordoglio che la scomparsa del Patriarca di Mosca ha suscitato tra i fedeli della Chiesa ortodossa di Russia. "Io sono andato per qualche giorno sulla tomba del Patriarca Alessio II e ho visto che veramente c'è una folla costante, e non solo - e questo è significativo - di gente adulta o anziana, ma anche di molti giovani".
L'arcivescovo Mennini sottolinea che la tradizione ortodossa ricorda il quarantesimo giorno della scomparsa dell'illustre patriarca, che cade il 13 gennaio. "Questo - sottolinea monsignor Mennini - per un'associazione con il tempo trascorso da Gesù sulla terra dopo la Risurrezione, fino all'Ascensione".
Rispondendo alla domanda sugli echi in Russia dei ripetuti appelli di Benedetto XVI a una maggiore sobrietà in favore dei poveri che maggiormente sentono gli effetti negativi dell'attuale crisi economica, monsignor Mennini ha sottolineato che anche in questo grande Paese "la situazione economica sta peggiorando. Anche l'arcivescovo Cirillo ha recentemente parlato di questo, di come la Chiesa debba farsi carico delle attese soprattutto dei poveri.
(©L'Osservatore Romano - 7-8 gennaio 2009)
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