Qualche giorno fa è stata pubblicata la lettera apostolica di
Benedetto XVI, datata 7 ottobre 2012, per la proclamazione di santa
Ildegarda di Bingen (1098-1179) come dottore della Chiesa universale. I
dottori della Chiesa sono santi canonizzati che il Papa o un Concilio
propongono ai fedeli come maestri particolarmente qualificati della
dottrina cattolica. Il titolo è raro, dal momento che i dottori della
Chiesa finora proclamati sono solo trentacinque. ildegarda è la terza
donna a ricevere questo titolo, dopo Teresa d’Ávila (1515-1582) e Teresa
di Lisieux (1873-1897). Il Pontefice è particolarmente affezionato a
questa santa benedettina medievale tedesca, che ha spesso citato, e vale
dunque la pena di tornare sulla lettera apostolica.
Dopo avere ricordato che il beato
Giovanni Paolo II (1920-2005) ebbe a definire Ildegarda «luce del suo
popolo e del suo tempo», Benedetto XVI osserva che «come per ogni
autentica esperienza umana e teologale, la sua autorevolezza supera
decisamente i confini di un’epoca e di una società» e s’impone a noi
ancora oggi. La ragione è la «straordinaria armonia tra la dottrina e la
vita quotidiana», ispirata alla Regola di san Benedetto (ca. 480-547) e
accompagnata da una straordinaria «capacità di penetrazione delle
realtà celesti».
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