mercoledì 24 novembre 2010

Le due cassette che feci ad Hallooween

Siccome è tempo di cancellarne il contenuto, mi scrvo il contenuto delle due TDK che mi ero preparato per Haoween. Per me, nessuna festa o radio. Ho chiuso con quella roba lì. So che sbaglio a cancellare per registrarci sopra, perché sicuro qualcuno di questi dischi li regalerò durante l'anno, ma il collezionismo fa schifo. Il collezionismo di dischi poi è una perversione, un disturbo di personalità sull' Asse II.


Allora scriviamo:

THE BOMBORAS: A Fistful of Terror
THE SEEDS: Evil Hoodoo
MANFRED MANN: Hubble, Bubble (Toil and Trouble)
Q65: I Got Nightmares
THE SKUNKS: You Scare Me
THE TEXREYS: Ghoul a Go-Go
THE MALARIANS: No
THE BORN LOSERS: Werewolves on Wheels
LOU REED: Halloween Parade
DEAD KENNEDYS: Halloween
THE SHAGGS: It's Halloween
THE (MOTHERFUCKING) BROWNS: Scream for Halloween
LOS STRAITJACKETS: Theme from "The Munsters"
ZACHERLE: Happy Halloween
LON CHANEY JR.: The Maddest Story Ever Told (Theme from Spider Baby)
THE FUZZTONES: Happy Halloween
THE SWINGIN' NECKBREAKERS: No Costume, No Candy
CAPTAIN CLEGG & THE NIGHT CREATURES: Zombie a Go Go
THE TOMBSTONES: Black Cat
THE OUTSIDERS: Haunted by Your Love
THE MOONTREKKERS: Night of the Vampire
ROKY ERICKSON & THE ALIENS: Creature with the Atom Brain
THE CRAMPS: Creature from the Black Leather Lagoon
RONNIE COOK & THE GAYLADS: Goo Goo Muck
THE FRANTICS: Werewolf
SOUTHERN CULTURE ON THE SKIDS: Werewolf
THE FLAMIN' GROOVIES: Werewolves of London
ROUND ROBIN: I'm the Wolf Man
BO DIDDLEY: Bo Meets the Monster
THE HOLLYWOOD FLAMES: Frankenstein's Den
THE NEW YORK DOLLS: Frankenstein
ELECTRIC FRANKENSTEIN: Coolest Little Monster
THE KINGSMEN: Haunted Castle
THE ROCKIN' CONTINENTALS: Count Dracula
THE SONICS: The Witch
THE LOLLIPOP SHOPPE: You Must Be a Witch
THE CIRCUS: Burn, Witch, Burn
THE MOVE: Night of Fear
THE LAST WORD: Sleepy Hollow
THE CORDS: Ghost Power

martedì 23 novembre 2010

Head cleric admits that Iranians hate clerical rule


Nov. 21, 2010

Ahmad Khatami, a member of the Assembly of Experts, cited the fact that the people hate the clerical rule of the mullahs and said, “Creating rifts among clerics is one of the actions of the enemy which leads to the people separating themselves from the government which provides the grounds for separating oneself from religion”.
“Today, some people are looking to carry out this theory and advocate an Islam without politics which is in line with the separation of religion from state, and the departure of clerics from politics which means that efforts of religious clerics in the past centuries would be wasted”.
“Today enemies approach religious authorities and lie to them to the point that the religious authority becomes neutral and after some time by being presented false information, he feels that he is in the middle of the anti-revolutionary field.”
“They bring this issue up to lie about clerics to the people and say that in Iran, only one sector of the society rules over all the other sectors”. 

lunedì 15 novembre 2010

Hawks 111 Timberwolves 105

Gli Hawks vincono dominando Minnesota sul perimetro ma soprattutto ai rimbalzi, contro la squadra che proprio ai rimbalzi aveva finora il miglior record. Gli Hawks stanotte hanno così vinto ai rimbalzi offensivi per 15-12 (chiave della partita). Kevin Love molto buono con 22 punti e 17 rimbalzi, ma non abbastanza contro il quintetto degli Hawks condotto alla vittoria da Al Horford and Josh Smith. Hoford in doppia doppia con 28 punti e 10 rimbalzi, e anche Smith, che ci aggiungeva 23 punti and 10 ribalzi! A prima vista non è sembrato che difendessero gli Haws al modo in cui coach Drew avrebbe voluto neii 48 minuti della partita, ma in 12 di essi (il terzo quarto) i ragazzi hanno difeso proprio alla maniera che Drew ha insegnato loro, controllando i Tinberwolves e forzando Minnesota a 21 palle perse a fine match. La striscia perdente degli Haws è finita!! 

sabato 13 novembre 2010

Children of Parents With Affective and Nonaffective Psychoses: A Longitudinal Study of Behavior Problems

Jo-Ann L. Donatelli, Ph.D., Larry J. Seidman, Ph.D., Jill M. Goldstein, Ph.D., Ming T. Tsuang, M.D., Ph.D., D.Sc., and Stephen L. Buka, Sc.D.
From the Department of Psychiatry, Community Health, Brown University, Providence, R.I.; the Department of Psychiatry, Massachusetts Mental Health Center, Beth Israel Deaconess Medical Center, Harvard Medical School, Boston; the Departments of Psychiatry and Medicine, Connors Center for Women's Health and Gender Biology, Harvard Medical School at Brigham and Women's Hospital, Boston; and the Department of Psychiatry, Center for Behavior Genetics, University of California at San Diego, San Diego.
OBJECTIVE: It is generally accepted that children of parents with schizophrenia or other forms of psychosis are at heightened risk for a range of behavioral problems. However, it remains unclear whether offspring of parents with different forms of psychosis (e.g., schizophrenia, other nonaffective psychoses, and affective psychoses) have distinct forms of behavioral problems (i.e., internalizing and externalizing).
METHOD: Behavioral observations of children of parents with psychosis (N=281) and parents without psychosis (N=185) were conducted at ages 4 and 7 years.
RESULTS: There were no significant differences between groups in behavior observed at age 4 years. At age 7 years, compared with children of unaffected parents, children of parents with psychosis had an adjusted odds ratio of 2.8 (95% CI=1.5–5.6) for externalizing problems, in particular for children of parents with schizophrenia (adjusted odds ratio=4.4; 95% CI=1.7–12.5). This increase in risk for externalizing problems was observed for female children only (adjusted odds ratio=8.1; 95% CI=2.5–26.3). In contrast, male children were at increased risk for internalizing problems(adjusted odds ratio=3.6; 95% CI=1.6–8.3).
CONCLUSIONS: Children of parents with various forms of psychosis are at risk for internalizing and externalizing problems by age 7 years. This risk varies by gender of the offspring. Implications for treatment of parents with psychotic disorders and high-risk children are discussed.

venerdì 12 novembre 2010

Partita del giorno: Raptors vs Magic – Nov. 12/10

I Raptors se la vedranno dura nei prossimi 10 giorni, quattro delle prossime sei partite sono contro squadre da playoff, e tre di queste squadre da anello, nella mia opinione. Si comincia stasera ad Orlando, e non sarà  una cosafacile vincere lì! Si è parlato fino alla nausea su dove questa squadra  possa (e non possa) arrivare, di quanto buona o cattiva la stagione di alcuni giocatori(Amir Johnson, Weems, il nostro "Mago" Barganai) potrà essere, quindi non annoio ulteriormente (anche se resto innamorato della squadra principalmente per la memoria di Vince Carter, ora ai Nets, accidenti!).
La sicurezza è il coach Jay Traiano, per come la vedo.
Quello che dobbiamo considerare è che questa stagione vede una squadra in rodaggio. E questo potrebbe non essere sufficiente per fare cose esaltanti come promette, si dovrà   lottare per un posto ai playoff, ma il futuro del team sembra roseo.

giovedì 11 novembre 2010

Terza sconfitta consecutiva per gli Hawks

Come molti avevano giudicato, la striscia vincente (sei vittorie) con cui Atlanta aveva aperto la stagione, non era stata, per alcuni versi, del tutto convincente
Così è arrivata la pesante sconfitta (la terza consecutiva, ma contro squadre ben più quotate di quelle sconfitte in precedenza). Alla Philips Arena ieri è arrivata un'imbarazzante batosta con la sconfitta per 108-91 con i i Bucks, e poteva finire peggio, per quel che si è visto in campo. 
La difesa già nel primo quarto faceva acqua, così è continuato, tanto che il quintetto base è rimasto addirittura in panchina nell'ultimo quarto, i Bucks essendo ormai in svantaggio di 30 punti alla fine del terzo.
La sostanza è che, contrariamente alla precedente sconfitta con i Suns di Steve Nash, qui non c'è stata reazione: una squadra allo sbando, benché ci si possa direche Atlanta abbia ancora risentito dell'assenza di Marvin Williams.
Al termine il coach Larry Drew non ha potuto che dirsi estremente scoraggiato, vista la rassegnazione asssai precoce dei suoi uomini.
In conclusione gli Hawks sono sembrati quelli dello scoraggiante finale di stagione della scorsa primavera: attacco stitico e poca energia difensiva. L'imbarazzo dell'ala Josh Smith dice molto, ha parlato di mancanza di gioco di squadra, se non proprio di cedimento dello spirito del quintetto.
Alle volte sconfitte come questa possono anche spronare, nonostante i ritmi serratissimi dell'NBA, ed è ciò che ci si augura!

mercoledì 10 novembre 2010

All'Ayatollah Assadollah Bayat Zanjani viene impedito di incontrare l'opposizione iraniana

Aumenta il numero dei leader releligiosi iraniani insofferenti al regime        

L'Ayatollah Zanjani è stato recentemente minacciato dai servizi di sicurezza iraniani, dopo aver rifiutato di incontrare il leader supremo Ayatollah Ali Khamenei (peraltro, a quanto si dice moderato, e questa forse è la causa), durante il suo viaggio verso la città santa di Qom. La notizia è riportata oggi dalla Radio Farda RFE/RL 's. 


Il figlio Hossein Karrubi ha aggiunto che tutte le telefonate di suo padre sono intercettate, quindi, quando il leader spirituale si organizza per incontrare qualcuno, le forze di sicurezza lo bloccano davanti casa.


Anche le restrizioni delle attività dei leader Karrubi e Mir Hossein Musavi si sono intensificate negli ultimi giorni.


L'Ayatollah Zanjani è ormai fonte di emulazione: egli sostenne Karrubi e Musavi nelle contestate (a dir poco) elezioni presidenziali del giugno 2009, come anche fecero gli ayatollah Ysef Sanei, Ali Mohammad Dasgheib, e Hossein Ali Montazeri, morto nel dicembre dello scorso anno.


L'impressione è che la dittatura del "Raid umano" Mahmud Ahmadinejad si stia concludendo. Ma in quale modo terminerà, a che prezzo?


La pressoché totale mancanza di copertura della guerra civile iraniana da parte dei media liberali occidentali, essendo la situazione in Iran non collegabile a "giuste cause" ideologiche, così che coloro che qui sono troppo ricchi non se ne rendano conto (una mente prestata [venduta?] a chi conta per far carriera o cosa libera da tanti problemi, no?) è, a mio parere, oltre che gravissima, assai pericolosa. Più dello stallo delle organizzazioni internazionali e della ignavia dei nostri governi, impegnati spesso a discutere di cose che con la "politica" poco hanno a che fare. La speranza è che alla fine gli Stati Uniti accettino la proposta israeliana di operare con i drone per ripulire il Paese dalle centrali nucleari, alcune già potenzialmente attive. Ci fosse stato un Presidente nella camera ovale, magari il massacro a cui forse assisteremo (essendo pressoché impossibile un'operazione nucleare iraniana, facilmente prevenibile, e che proccupa molto e soprattutto gli stessi paesi arabi, la tendenza sarà ad intensificare l'offensiva contro la popolazione) non sarebbe una possibiltà da valutare.


Il popolo, orgoglioso della splendida cultura persiana (e che quello sia un Paese delizioso ed accogliente lo dimostra tutta la sua storia, anche recente), merita il nostro sostegno con chiara disposizione a marciare e manifestare. Sono persone, tutte, terrorizzate ormai da troppo tempo. Credono all'imminenza di un attacco da pate della NATO, che  conduca a conseguenze simili a quelle delle guerre irachene. Lì l'informazione è davvero scarsa, tra l'altro nessuno sa dove siano nascosti preti e comunità cristiana, o se siano ancora nascosti o già sterminati o sotterrati nei luoghi di tortura. 


Occorre che sappiano che la Nato non interverrebbe mai: con le truppe già in Afghanistan (ed alcuni addirittura perduti, Dio li conduca alla Pace Eterna), guardare il telegiornale diverrebbe cosa insostenibile per la maggior parte degli abitanti dei Paesi dell'ovest europeo. In più, a parte i rifugiati, gli iraniani non sanno che la situazione è strategicamente completamente differente. Intanto i martiri (soprattutto le donne, spesso colpevoli solo di essere imparentate con gli oppositori al regime, ma anche attivissime esse stesse, nel silenzio quasi totale delle molteplici "comunità" internazionali, o ciò che sono, per la difesa dei loro diritti) aumentano e aumentano.


È, almeno nella mia opinione, a causa del lungo periodo di pace e del mancato interesse per la politica estera, e probabilmente del mancato ascolto dei racconti dei prori nonni, ben più contenti di noi, sotto le bombe, quando avevano la nostra età, che la gioventù che ci circonda (e i loro maestri) appare non realizzare l'importanza di ciò che accade lì, o addirittura non ne sanno un tubo. D'altra parte, se anche hanno capito, si vedono già tante cose brutte in tv: gli tsunami, i cani abbandonati sull'autostrada, e poi le cose per le quali indignarsi che compiono i nostri governi, ormai quasi tutti conservatori, ma inani ad operare causa le Costituzioni parasocialiste ed intoccabili, condizionate dalle conseguenze del secondo dopoguerra, e quindi, cosa?, l'Iran?, ma il Medio Oriente vuol dire la questione palestinese, il sionismo, vabbè.


Ho parlato davvero troppo, anzi scritto, basta parlare.